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Scommetto che oggi cambio la mia vita!

Questo è il pensiero frequente in molte persone soprattutto la dove le cose non vanno propriamente bene e le ricette tradizionali ai problemi scarseggiano.

Diamo alcuni dati: questo pensiero porta il 70-80% degli italiani adulti a giocare d’azzardo e a creare un giro d’affari che nel 2016 è arrivato a quasi 90 miliardi di Euro (fonte: Agenzia delle dogane e dei monopoli). Inoltre il fenomeno cresce alla velocità del 5-8% all’anno.

La maggior parte di questi soldi vengono spesi fra slot e videolotteri (quasi il 57%) e ciò è evidente dal proliferare di nuove aperture che ognuno di noi nota in giro per la propria città.

Va ricordato che il gioco d’azzardo è un legittimo piacere e come tale non può essere vietato e fa parte della cultura popolare e della società ma vale lo stesso principio quando assume una forma di vera e propria patologia capace di distruggere intere finanze personali e famiglie?

In questi casi si parla di gioco d’azzardo patologico che oggi è considerato una vera e propria dipendenza (a livello scientifico si parla di DGA cioè di disturbo da gioco d’azzardo).

Cerchiamo di capire qual’è il confine fra “Normalità” e “Patologia”, insomma quando è il caso di preoccuparci.

Esistono alcuni indici che sono:

– Si alza sempre di più la posta. Il giocatore vuole giocare somme sempre più alte spesso con la convinzione di recuperare delle perdite

– Il giocatore pensa spesso al gioco o nei suoi ricordi di vincita (di solito almeno una volta ha fatto una grossa vincita ) o nel progettare cosa farà con i soldi che vincerà o quando potrà giocare ancora

– Il gioco è un momento per tentare di “risolvere”i suoi problemi o per alleviare il suo stato di malessere

– Il giocatore abbina il gioco ad altre dipendenze (fumo, alcol, droga)

– Ha compromesso o perso una relazione importante, il lavoro, o delle opportunità di studio e carriera, a causa del gioco

– Tende ad indebitarsi per giocare commettendo furti, mentendo ai parenti, legandosi a persone che gli prestino del denaro o a veri giri illegali.

Il gioco d’azzardo passa da divertimento occasionale a gioco problematico con comportamenti rischiosi per la salute fisica e psicologica fino a diventare Dipendenza da Gioco d’azzardo Patologico con conseguenze sociali e sanitari di grossa entità.

Cosa fare se ritrovate voi stessi o qualcuno a cui volete bene in questa definizione?

Prima di tutto sappiate che poche persone riconoscono il proprio problema e ancora meno vogliono curarsi ma è importante fare una diagnosi precoce e poi iniziare un percorso di cura in centri specializzati e cure specifiche quali la psicoterapia e la cura farmacologica.

E’ molto utile frequentare dei centri diurni (non sono delle comunità in quanto le persone non risiedono anche la notte) in cui il giocatore cerca di riprendere in mano il controllo della propria vita attraverso attività di vario tipo:

Cure farmacologiche e psichiatriche per contenere il suo impulso al gioco

Cure psicologiche per modificare le leve motivazionali che spingono al gioco

Cure relazionali per ricucire le relazioni con famigliari e il lavoro

Cure di gruppo per condividere il proprio problemi con gli altri

 

Il Gioco d’azzardo patologico può rappresentare per alcune famiglie un vero e proprio flagello da cui però si può uscire. Cambiare vita non è una scommessa ma è il risultato di un lavoro faticoso e per questo, prezioso.

 

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