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17 Luglio 2020Quasi tutti hanno paura di qualcosa, e questa è una buona cosa, perché la paura ci tiene al sicuro e allerta i sensi. Ma che dire delle paure che in realtà ci impediscono di goderci la vita e andare avanti? Quando la paura diventa fobia? Con l’aiuto degli esperti di Play Mind affronteremo l’argomento in questo articolo.
Quando la paura diventa fobia, ne parliamo con Play Mind
Cos’è Play Mind? Play Mind nasce nel 2020 come centro di servizi psicologici e di benessere alla persona. A dirigere questo gruppo di specialisti c’è il Dott. Paolo Di Marco: laureato in Psicologia Clinica di Comunità, Master in Counseling e Coaching, Specializzazione in Psicoterapia Analitica Transazionale, Master in Gestalt Bodywork, psicoterapeuta EMDR Practitioner accreditato. Coordinati dal dottor Di Marco gli psicoterapeuti di Play Mind si pongono come obiettivo quello di “attivare la mente di chi soffre di un disagio psichico o di un malessere esistenziale”. L’obiettivo è quello di offrire alle persone uno stimolo capace di riattivare la propria vita e rimettersi in gioco con modalità nuove, fuori dal proprio copione abituale, per riattivare la propria vita.
Paura VS Fobie
Cos’è la paura e cos’è la fobia? È importante conoscerle per capire meglio il confine che le separa.
La paura
È una normale reazione umana. In realtà, è un importante istinto di sopravvivenza che può proteggerci dal pericolo e prepararci ad affrontarlo. La paura è una reazione mentale e fisica acuta (improvvisa), provocata da un evento pericoloso o da un’esperienza sconosciuta. Quando si percepisce una minaccia, il cervello risponde secernendo alcune sostanze chimiche che stimolano il corpo. La risposta di lotta o fuga viene attivata, il che significa che il flusso di sangue viene deviato verso i muscoli, in modo da rendere disponibile una pronta reazione, per difendersi o fuggire dalle situazioni potenzialmente pericolose. La paura scompare quando cessa il pericolo.
La fobia
È un’intensa paura di qualcosa che, in realtà, rappresenta un pericolo reale scarso o nullo. Possiamo dire che, quando le paure diventano così gravi da causare tremenda ansia e interferire con la normale routine quotidiana, vengono chiamate fobie. Le fobie e le paure comuni includono luoghi chiusi, altezze, guida in autostrada, insetti volanti, serpenti e aghi. A differenza della paura che spesso è un istinto improvviso che si manifesta in occasioni di “pericolo”, la fobia è una paura irrazionale ma conosciuta che non permette di controllare i sentimenti e le reazioni. Quando ci si espone alla cosa che si teme, il terrore è automatico e travolgente. Ad esempio se hai paura delle altezze, potresti guidare 20 Km in più, per evitare di attraversare un ponte alto.
La differenza tra paura normale e fobia | |
Paura normale | Fobia |
Sensazione di ansia quando si vola attraverso una turbolenza o si decolla durante un temporale. | Non andare al matrimonio del tuo migliore amico perché dovresti volare per arrivarci. |
Sperimentare le vertigini quando si scruta dall’alto di un grattacielo o si sale su una scala alta. | Rifiutare un ottimo lavoro perché l’ufficio si trova al decimo piano dell’edificio. |
Diventare nervoso quando vedi un cane, un pitbull o un Rottweiler. | Allontanarsi dal parco perché potreste vedere un cane. |
Sensazione di disagio o nausea quando si fa un’iniezione o quando si esegue un prelievo del sangue. | Evitare i trattamenti medici necessari o i controlli del medico perché si è terrorizzati dagli aghi. |
Quindi qual è il limite, quando la paura diventa fobia?
Una paura diventa una fobia quando l’anticipazione, o l’ansia, così come la risposta mentale e fisica è così grande che è debilitante e interferisce con la vita di tutti i giorni. Tutti possiamo identificare alcune cose di cui abbiamo paura:
- Parlare in pubblico,
- I serpenti,
- Le altezze ponti, scale,
- I ragni,
- Le situazioni sociali,
- Gli spazi chiusi,
- Dover volare,
- I pagliacci,
- Le iniezioni.
Queste appena citate sono alcune delle paure più comunemente riportate. Quando si tratta di queste paure, c’è uno spettro di intensità che spazia dall’intensa avversione, al evitare totalmente tutto ciò che ha a che fare con queste cose o situazioni che provocano la spaventosa risposta emotiva. Nei casi più gravi, il contatto con qualsiasi cosa associata allo stimolo che provoca l’ansia; può causare una risposta estremamente ansiosa o un attacco di panico che, quasi sempre, porta a fare tutto il necessario per separarsi dal luogo o dalla situazione. Questa reazione appena descritta si chiama fobia.
Perché si dice che la fobia è irrazionale?
Una persona fobica dei ragni, ad esempio, potrebbe diventare estremamente ansiosa alla semplice menzione dei ragni in una conversazione o quando ne vede uno in una rivista. Questo avviene nonostante la logica indichi che non esiste alcun rischio reale di pericolo. L’individuo fobico in questo caso, sa a livello cognitivo che la paura è irrazionale, eppure sembra non riuscire a vincerla. Questi atteggiamenti e comportamenti si consolidano nel tempo, prendendo via via misure sempre più drastiche per evitare di sentire, vedere o incontrare un ragno.
Perché si sviluppa una fobia?
Le fobie si sviluppano per diversi motivi, ma spesso hanno radici nel passato diretto o per assimilazione comportamentale.
Ragioni di sopravvivenza evolutiva
La maggior parte delle fobie ha qualche legame con l’autoconservazione e la sicurezza. Siamo cablati per sopravvivere al sicuro. Questo ci consente di dare un senso alle paure come quella di squali, serpenti, ragni, acqua, altezze, oggetti appuntiti o qualsiasi altra situazione che potrebbe essere potenzialmente pericolosa. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, la paura associata a queste cose è sproporzionata rispetto al reale livello di pericolo.
Un’esperienza passata
Molte fobie possono essere collegate a una memoria traumatica del passato. È molto probabile, ad esempio, che qualcuno che ha una fobia per i cani, abbia avuto una precedente esperienza negativa incontrando un cane. Non è necessario che questa persona ricordi l’evento ma inconsciamente quell’episodio ha causato un intenso livello di disagio che ha scatenato la reazione.
Genetica e ambiente
A volte le fobie sono ereditate dai genitori per ragioni legate alla genetica o ai comportamenti appresi. Indipendentemente dal motivo di ogni particolare fobia, tendono a peggiorare nel tempo se non vengono trattati. La ragione di ciò è che le persone con fobie imparano che il modo migliore per ottenere sollievo dallo stimolo che provoca l’ansia è quello di evitare del tutto lo stimolo (es: decidere di non volare mai più) o di scappare quando si incontra una situazione che provoca la paura e l’ansia (es: lasciare immediatamente una situazione sociale quando iniziano a manifestarsi i sintomi dell’ansia). Queste risposte rafforzano la fobia e condizionano il cervello a evitare / scappare. Quando per qualsiasi motivo non puoi evitare o scappare, il terrore diventa immenso.
Superare le paure e le fobie è possibile?
La risposta è semplice e sicura, SÌ. Tutto si riduce all’idea secolare di “affrontare le paure”. Ovviamente se fosse così semplice non ci sarebbero gli psicologi, anche perché l’obiettivo è quello di ottenere risultati di qualità, sicuri e duraturi. Esiste un processo ben definito su come “affrontare le paure” ed è decisamente opportuno affrontarlo con la guida di una persona professionalmente addestrata nella cosiddetta terapia dell’esposizione.
La terapia dell’esposizione è un tipo di terapia che prevede la creazione di una gerarchia della paura e una sua graduale esposizione alle situazioni che provocano ansia. Il tutto avviene in modo controllato, con l’uso accompagnato di tecniche di rilassamento. L’obiettivo, essenzialmente, è quello di desensibilizzare il paziente gradualmente a ciò che provoca l’ansia. La terapia per le fobie include comunemente anche componenti cognitivo-comportamentali che affrontano il ruolo del pensiero irrazionale / distorto in relazione alle nostre paure.
Conclusioni
Affrontare le proprie paure o fobie è molto importante per non rinunciare a nulla, liberandosi di un peso che in molti casi è insopportabile. Quando la paura diventa fobia scatta un meccanismo che inevitabilmente porta a delle rinunce. Certo chi vorrebbe iscriversi a qualcosa che causerà paura e ansia, quando l’obiettivo è quello di sbarazzarsi della paura e dell’ansia?! La risposta a questa domanda è che la terapia dell’esposizione è veramente efficace se eseguita correttamente. La terapia dell’esposizione è controllata e fatta a un ritmo con cui ognuno si sentirà a suo agio, in sicurezza e senza sentirsi giudicati.