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Lutto di secondo livello

Un lutto non sempre significa perdita di una persona cara, un lutto di secondo livello può essere paragonato a una perdita ma non di una persona, bensì di un lavoro, di una persona amata o può anche rappresentare il fallimento di un progetto di vita.

Lutto di secondo livello che cos’è, come affrontarlo e a chi rivolgersi.

La vita riserva sempre molti imprevisti, quasi mai si sviluppa nella direzione che ci siamo immaginati e quasi sempre bisogna agire sul nostro timone interno per correggere la rotta; mantenendo diritta la via. Oggi parleremo di lutto, non nella sua accezione più diretta ma bensì riferita a quelle situazioni che, nonostante non si verifichi un lutto vero e proprio, ci portano ad avere lo stesso stato d’animo; come se avessimo perso un parente o un caro amico. Questi lutti li possiamo definire di secondo livello. Per capire meglio ciò di cui stiamo parlando abbiamo chiesto a Play Mind.

Cos’è Play Mind?

Play Mind nasce nel 2020 come centro di servizi psicologici e di benessere alla persona. A dirigere questo gruppo di specialisti c’è il Dott. Paolo Di Marco: laureato in Psicologia Clinica di Comunità, Master in Counseling e Coaching, Specializzazione in Psicoterapia Analitica Transazionale, Master in Gestalt Bodywork, psicoterapeuta EMDR Practitioner accreditato. Coordinati dal dottor Di Marco gli psicoterapeuti di Play Mind si pongono come obiettivo quello di “attivare la mente di chi soffre di un disagio psichico o di un malessere esistenziale”. L’obiettivo è quello di offrire alle persone uno stimolo capace di riattivare la propria vita e rimettersi in gioco con modalità nuove, fuori dal proprio copione abituale, per riattivare la propria vita.

Quanto può essere grave un lutto di secondo livello

Lutto di secondo livello

Successi e fallimenti possono influenzare l’umore, gli affetti, l’autostima e gli stati emotivi; nella misura in cui questi eventi sono percepiti come successi o fallimenti personali. Questo si riflette indistintamente su tutte le attività che svolgiamo. La gravità con la quale associamo un fallimento ad uno stato d’animo e direttamente proporzionale al nostro interesse per quella determinata attività o persona. Appare evidente che le situazioni che possono coinvolgere sono teoricamente infinite e che questo stato possa essere più o meno grave a seconda di come viene vissuto. Un esempio chiarirà meglio il concetto.

Covid-19

L’avvento della coronavirus nel 2019 ha causato molta confusione, ha cambiato le condizioni di vita delle persone, comprese le restrizioni sul pendolarismo, la paura della trasmissione delle malattie, la chiusura di scuole e aziende, e ha provocato devastanti effetti psicologici. Le emergenze possono influenzare la salute, la sicurezza, il benessere degli individui (causando, ad esempio, insicurezza, confusione, isolamento emotivo e stigmatizzazione) e della comunità (a causa di perdite economiche, chiusure di lavoro e scuola, risorse inadeguate per la medicina risposta e scarsa distribuzione delle necessità). Questi effetti possono tradursi in una serie di reazioni emotive (come angoscia o condizioni psichiatriche), comportamenti non salutari (come un uso eccessivo di sostanze) e non conformità con le direttive di salute pubblica (come il parto in casa e la vaccinazione); nelle persone che contraggono la malattia e nella popolazione generale.

Covid-19 oltre l’emergenza

Nel contesto della pandemia COVID-19, queste condizioni hanno influito su numerosi aspetti della vita, dando seguito a “lutti” di varie entità. Chi ha perso il lavoro, chi ha perso la speranza di trovarne uno, chi ha visto sfumare il progetto di una vita, etc. Le schegge impazzite che si sono prodotte da questa singola variabile sono incredibilmente articolate e complesse e determinano le reazioni che oggi ci troviamo a fronteggiare: ansia, depressione, uso di sostanze, solitudine e violenza domestica.

Una relazione persa non è da meno

Lutto di secondo livello

Il covid-19 potrebbe essere un esempio molto eloquente ma vivere una situazione di lutto, può essere legato a cose più comuni, come essere lasciati dall’amore della propria vita, o presunta tale. La relazione viene definita come un legame in cui due o più individui si uniscono per formare un legame tra loro. Una relazione fallita ha un profondo impatto sulla salute mentale di un individuo. Drena, asciuga emotivamente la persona e più profonda è la relazione, più profondo è l’impatto. Spesso chi viene lasciato perde tutte le motivazioni per svolgere qualsiasi compito. Chi vive un abbandono attraversa un’ondata di emozioni come la disperazione, la colpa, il lutto, la rabbia, la negazione e in alcuni individui si manifesta anche un disturbo psicologico.

Risvolti non desiderati

Per far fronte al dolore causato da una relazione fallita, alcune persone scelgono l’alcool o altre sostanze che a loro volta possono creare dipendenza. In altre parole, appare un drastico cambiamento nel loro linguaggio del corpo e il tutto e sempre riconducibile al fallimento della relazione. Il trauma derivante da una relazione interrotta, può portare a una maggiore paura e ansia, insonnia, flashback. Il dolore provato dall’individuo a causa di una relazione fallita, è simile al dolore fisico che è indicato negli studi condotti nelle neuroscienze. Quando la relazione fallisce, fa emergere problemi di salute mentale, influenzando così il nostro benessere nel suo insieme.

Come si affronta il lutto di secondo livello

La psicoterapia, nota anche come “terapia di parlare”, è un processo in cui i problemi psicologici ed emotivi vengono elaborati attraverso la comunicazione tra un cliente e un terapeuta. I professionisti che praticano la psicoterapia sono psicologi, terapeuti familiari, assistenti sociali, consulenti e psichiatri.

In che modo aiuta la psicoterapia?

La psicoterapia si basa su una regolare interazione personale, per aiutare una persona a cambiare i propri comportamenti e superare i problemi nel modo desiderato. È una forma di intervento tra uno psicoterapeuta e un cliente che si spera si risolva nel cliente acquisendo nuove conoscenze sui loro problemi.

La psicoterapia consiste nell’apertura, a un terapeuta, delle proprie emozioni e lotte, in un modo da consentire al terapeuta di: ascoltare ed entrare in empatia con ciò che stai vivendo. I terapeuti spesso praticano l’ascolto attivo, assumendo una posizione obiettiva e fornendo ai propri clienti strumenti e informazioni utili per cercare di apportare cambiamenti reali e significativi nella loro vita.

Cosa può fare un terapeuta per te

Un terapeuta può aiutarti a risolvere una varietà di problemi di salute mentale, come:

  • Depressione.
  • Ansia.
  • Traumi emotivi.
  • Dipendenze da droghe.
  • Problemi di relazione.
  • Più in generale su qualsiasi situazioni arrechino difficoltà.

Gli psicoterapeuti sono specializzati e addestrati ad intervenire con una serie di tecniche (modalità di trattamento), al fine di aiutare i loro clienti a superare tutto ciò che devono affrontare. Questi cambiamenti possono essere fatti attraverso la comunicazione aperta, i cambiamenti comportamentali, la comprensione dei modelli, il cambiamento delle prospettive, la ricerca di soluzioni e altri metodi che un terapeuta può usare per aiutare a migliorare la qualità della vita e lo stato mentale di un cliente.

Conclusione

Come abbiamo visto ci sono molte occasioni che ci possono portare a sperimentare un lutto di secondo livello. Quando questo disagio va oltre il normale momento di scoramento e diventa più difficile da sopportare, uno psicologo può fare molto. Esistono diverse terapie psicologiche che uno psicologo può mettere in campo per affrontare queste situazioni. Ricordatevi che non è mai il paziente che si adatta alla terapia ma il contrario.

Se siete interessati ad approfondire il tema, contattarci direttamente! 338.2373206

Studi:  Viale Evaristo Stefini, 6 Milano MI. (Il Cerchio)

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